NEL LETTO DEL VENTO: 2 ago 2011 WebShake – viaggi

martedì 2 agosto 2011

La riserva della Scandola

Passaggio all'isola di Gargalu
Area marina protetta dal 1974 (così recita la nostra Routard), la Reserve Naturelle de Scandola, in cui si trova anche il Golfo della Girolata, ci lascia senza fiato, con le sue scogliere di roccia rossa, la vegetazione rigogliosa, gli archi che si aprono nella pietra, le grotte sul mare, gli anfratti che s'insinuano nelle parete scoscese, in cui sfrecciano le rondini.
Lasciamo Girolata, doppiamo l'isola del Gargalu, con la sua torre genovese che si erge solitaria su questo isolotto impervio. Proviamo ad immaginarlo durante una tempesta: estremo baluardo dell'uomo nella furia degli elementi.
Oggi in mare c'è molto traffico e trovare un ormeggio tranquillo, un'impresa disperata. Mentre giriamo in cerca di un ancoraggio, uno splendido falco pescatore si libra sopra le nostre teste. Restiamo ad ammirare la sua eleganza, prima di vederlo scomparire lontano.
Dopo varie peregrinazioni, riusciamo finalmente a trovare una baia dove dare ancora e fare il bagno. L'acqua è cristallina anche se fredda (Davide ci mette 10 minuti per decidersi a tuffarsi) e intorno a noi sfrecciano le immancabili occhiate (caro natello dove sei...). Ci facciamo una bella nuotata prima di viziarci con un paté al brocciu e menta, seconda scoperta gastronomica di questa vacanza, dopo quella del castagnacciu, ovvero deliziose tortine di farina di castagne e nocciole tostate, acquistate a Girolata in un piccolo baracchino sulla spiaggia (la migliore delle colazioni!).
Rocce alla Scandola
Un ultimo tuffetto dopo pranzo (grande rivincita sulla mia mamma che mi imponeva astensioni dall'acqua di 4 ore anche dopo aver ingerito una briciola di pane), poi issiamo le vele e facciamo rotta per "casa". Procediamo al lasco e ci divertiamo a "ingaggiarci" con due barche inglesi, prima di arrivare in porto.
Un ultimo bagnetto nella spiaggetta al di là delle boe d'ormeggio, prima dell'immancabile birretta durante la consultazione del meteo francese.
La serata termina nel pozzetto di Outsider, in compagnia di amici arrivati in quest'angolo di paradiso, con un bicchiere di vino in mano, a raccontarci divertenti episodi di navigazione in mare e di pasticci a terra.
Cigale e la riserva della Scandola
Torniamo in barca su "Furia" (come abbiamo soprannominato il nostro bizzoso tender), remando al buio fra le altre barche. Io che sono un po' alticcia, faccio fatica a tener la rotta, soprattutto perchè continuo a ridere, immaginandomi in versione navy seals: mimetica, strisce nere sotto gli occhi e coltello fra i denti.
La vela ci ha regalato , non mi resta che svenire in cuccetta col sorriso sulle labbra.

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