NEL LETTO DEL VENTO: Siviglia: alla scoperta dell'anima andalusa WebShake – viaggi

venerdì 15 febbraio 2013

Siviglia: alla scoperta dell'anima andalusa



Siviglia - La Giralda
E' una tiepida notte di febbraio quando il nostro volo atterra a Siviglia.
Mezz'ora di taxi e siamo in pieno centro, a prendere possesso della nostra bellissima camera nell'hotel Puerta de Sivilla, una piccola bomboniera a due passi dalla Cattedrale.

Siviglia - Carrozze
Ci rincorriamo nel barrio di Santa Cruz, senza perdere d'occhio la Giralda, che svetta sopra i tetti piatti di Siviglia, come un faro nel buio.
Dai locali escono risa e accordi di chitarra.

Canzoni rese appassionate dallo scorrere di vino tinto.
Sui vecchi banconi le bottiglie di liquore impolverato fanno compagnia ai prosciutti che pendono dal soffitto.
I ragazzi sivigliani ridono spesso, agitando le mani, proprio come noi italiani.

Sulle rive del Guadalquivir, gruppi di giovani festeggiano un compleanno: il marciapiede è disseminato di "morti" di vino e birra.




La cattedrale di Siviglia
La tomba di Cristoforo Colombo
Case colorate, dai chiari influssi moreschi, si susseguono in un dedalo variopinto, nel quartiere della Triana, dimora di marinai, toreri e donne ammaliatrici.
Dall'altro lato del fiume la Plaza de Toro è silenziosa, assopita durante il riposo invernale.
Le corride ricominceranno a primavera: allora i toreri vestiranno nuovamente i loro costumi sfavillanti e, pregando, si prepareranno ad incontrare il  cornuto nemico.

Davanti all'enorme cattedrale, i calessi fanno la fila aspettando turisti e sivigliani, per una passeggiata retrò nelle strette viuzze della città.
Ci perdiamo nelle mille cappelle e nelle smisurate navate della seconda chiesa più grande di tutta la cristianità: sembriamo minuscole formiche in questo edificio immenso.


Dopo aver reso omaggio alla tomba del grande Cristoforo Colombo, scaliamo le 30 rampe della Giralda e ci godiamo lo spettacolo della città ai nostri piedi.




Le meraviglie sivigliane sono appena iniziate. Usciti dalla cattedrale entriamo nel meraviglioso Alcazar, che sembra uscito da  una delle storie de Le Mille e una notte. Restiamo stupefatti attraversando decine di sale straordinarie, connotate da quell'eleganza esotica che solo l'architettura araba sa esprimere.

Giochiamo a nascondino negli immensi giardini, immaginando Carlo V che, con occhi voglioso, sorveglia le dame di corte, scegliendo con chi passerà la notte. 

Alcazar
Ci perdiamo nelle mille e una sala del palazzo, scoprendo la magia di cortili segreti, profumati di aranci e limoni.


Alcazar

Guardiamo le carpe muoversi pigre sotto l'acqua verdastra delle fontane.
Scendiamo nei bagni dell'amante del re: antro fantastico di archi a sesto acuto che si specchiano nell'acqua immota.



Siviglia - Plaza de Espana


Passeggiamo per l'Avenida de la Costitution, passiamo davanti al Palacio de San Telmo (scuola di grandi navigatori) ed eccoci alla neorinascimentale Plaza de Espana, manifesto spagnolo agli occhi del mondo, venuto ad ammirare l'Esposizione Universale del 1929.

Le barchette a remi scivolano sul canale artificiale, mentre ci aggiriamo in un'esplosione di fontane.



Si è fatto tardi, i piedi cominciano ad essere doloranti e torniamo verso il centro per gustarci uno spettacolo di flamenco, vera espressione della cultura gitana.
Sugli accordi appassionati del chitarrista, il cantante intona la malinconia che fa vibrare i corpi dei ballerini, che si intrecciano in equilibrio fra le tensione del virtuosismo e lo slancio appassionato della danza.
I piedi battono un ritmo frenetico.
Il ballo diventa musica, la musica ballo, in un climax ascendente di fortissime emozioni.
Finito lo spettacolo, siamo ancora carichi di adrenalina e passeggiamo per le vie affollate del centro, ormai travolti della frenesia della movida sivigliana.


Flamenco

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti è piaciuto il post, lasciami il tuo commento. Sarò felice di risponderti. Grazie:-)

Blogger templates

Networked Blogs