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venerdì 7 novembre 2014

Route du Rhum #RDR2014: tifo azzurro a Saint Malo

Ogni quattro anni gli appassionati della vela oceanica si danno appuntamento a Saint Malo, per festeggiare insieme la partenza della Route du Rhum.
RDR 2014 -  Il porto di Saint Malo

Due milioni di sognatori a Saint Malo


Un evento che quest'anno ha richiamato nella città corsara 2 milioni di visitatori, nella settimana che precede la gara.

Viste le cifre, parlare di un avvenimento sportivo è evidentemente riduttivo. Questa regata è ben più di una competizione agonistica di altissimo livello. Prima di tutto è una festa: la festa di chi ama il mare, la vela e la velocità. Ma è anche la festa del sogno di attraversare l'Atlantico facendo affidamento soltanto sulle proprie forze, mettendo alla prova i propri limiti, tracciando una rotta schivando tempeste in arrivo, cercando di acchiappare il "vento buono".
Idec Sport - Classe Ultime

Il pubblico alla RDR
I visitatori che si aggirano nelle decine di stand allestiti sulle banchine del grande porto di Saint Malo sono principalmente dei sognatori.
C'è chi sogna di scattare una fotografia a Thomas Coville o a François Gabart, chi sogna di stringere il vento al timone di una di queste astronavi ormeggiati a due passi da una folla oceanica, chi sogna la solitudine dell'Atlantico. Migliaia di persone sfilano in processione con gli occhi sgranati e un sorriso stampato sul viso, sognando la Guadalupa e un bicchiere dei suoi favolosi rhum.
Ci sono poi persone come me per le quali soltanto poter essere qui, in mezzo a questa  folla festosa, a godere di queste emozioni, è già la realizzazione di un sogno. Un sogno progettato quattro mesi fa a Modena e che ha cominciato ad avverarsi il 1° novembre quando, dopo due ore di volo e quattro di macchina, sono giunta a Saint Malo.

Arrivata al porto sono rimasta letteralmente a bocca aperta: migliaia di persone, ragazzi, uomini, donne, bambini, vecchi, affollavano le banchine mentre sull'acqua IDEC e Oman Sail danzavano per una folla in delirio.
E mentre gli shore team mettevano a punto gli ultimi dettagli sulle barche, la gente ingaggiava la caccia allo skipper, per salutare il proprio beniamino prima della partenza.
RDR2014 - Sodebo

I nomi di Francis Joyon, Sidney Gavignet o Bertand De Broc dicono ben poco in Italia, se non a chi è appassionato di regate oceaniche, ma qui in Francia questi signori sono considerati delle star sportive se non addirittura - come nel caso di Loick Peyron o di Frank Cammas (vincitore dell'ultima edizione nella classe Ultime) - dei veri e propri eroi nazionali.


Mi faccio trascinare in giro da questa fiumana festosa e mi godo tutta la collezione #RDR2014: IDEC, Paprec, Sodebo, Plastique, Macif, Initiative Coeur, soltanto per citarne alcune.
Il molo dei Class40

La zona dei Class40 è quella più affollata, visto che questa classe conta ben 43 partecipanti. Peccato che sia impossibili avvicinarsi alle barche senza essere in possesso di un pass.

Mentre gironzolo fra gli IMOCA, sperando di vedere Alessandro Di Benedetto, Banque Populaire e Spindrift (le barche più grandi della flotta della Route du Rhum), lasciano gli ormeggi ed escono in mare aperto. Faccio in tempo a vedere la punta degli immensi alberi che sfilano verso il mare aperto, ma resto intrappolata nell'ingorgo davanti allo stand della Guadalupa, da cui escono decine di persone ebbre di mojito.
Riesco, invece, a tornare all'uscita del porto per ammirare la partenza di Sodebo.
La scena è incredibile: le mura di Saint Malo rivolte verso il mare sono gremite di migliaia di persone che applaudono, mentre l'enorme trimarano scivola in mezzo a decine di barche, minuscole al suo confronto, puntando dritto verso il tramonto.
L'uscita di Sodebo

RDR2014 - Il pubblico sui bastioni di Saint Malo






Una notte di festa


Notte al molo dei Class40
Cala il buio, ma la festa non si ferma e i francesi affollano i locali lungo il porto e lo stand della Britt (una buonissima birra francese), dove suona un gruppo country.
RDR2014 - Gli Imoca pronti a partire
I moli dei Class40, con gli alberi illuminati dalle luci della banchina e le luci in testa d'albero accese, sono uno spettacolo veramente suggestivo.
La stanchezza mi costringe a una breve dormita, durante la quale mi perdo l'uscita del Team Plastique alle 4 del mattino, ma alle 5 sono di nuovo in porto, per attendere il passaggio di Fantastica e di Giancarlo Pedote.
Persino un avvenimento apparentemente banale, come l'attraversamento delle barche attraverso le chiuse, si trasforma in un evento.
In lontananza, sullo specchi di acqua buia, compaiono le piccole lucine bianche e verdi sulla cima degli alberi, che si avvicinano lentamente al ponte, come stelle fluttuanti nel cielo buio.
La chiusa si apre lentamente e il rumore delle sirene si mescola agli applausi e alle grida di incitamento.
Giancarlo Pedote - Fantastica
Le barche entrano una alla volta nel bacino e mentre l'acqua scende velocemente, il pubblico acclama gli skipper. E non ci sono soltanto i fans di questo o quel team, ci sono anche famiglie, coppie di signori anziani, persone qualunque che vengono a manifestare il loro apprezzamento facendo il tifo per ogni barca che vedono passare, perchè ciascuna di loro merita un applauso o un incoraggiamento.
Per capire questo entusiasmo, basti pensare che, per chi vive in Bretagna queste barche sono di casa.
RDR2014 - Le barche nella chiusa
Uscendo in mare non è raro incrociare Macif o Idec alle prese con un allenamento vicino alla Trinitè-sur-mer o a Port La Foret. Questi oggetti meravigliosi fanno parte della quotidianità di queste persone, pur nella loro assoluta eccezionalità.
E' come se andaste a lavorare con la vostra macchina e vi superasse Alonso a bordo della sua Ferrari.
Finalmente è il turno di Giancarlo Pedote.
Lo chiamo e - un po' emozionata - gli auguro buon vento. Lui sorride e ricambia il saluto. Sembra molto concentrato e determinato.

La chiusa si apre verso il mare aperto e per i Class40 inizia l'avventura.

Sotto la pioggia aspettando la partenza

RDR2014 - Pubblico a Pointe du Grouin

Inizia a piovere.
Risalgo in macchina e devo scegliere: Pointe du Grouin, dove c'è la linea di partenza o Cap Frehel, dove le barche devono passare la boa di disimpegno?
Sono le 8 del mattino, la partenza è alle 14 e aspettare a Cap Frehel fino alle 16 mi pare un'attesa al di là delle mie capacità.
Dopo una serie di peripezie a causa delle strade bloccate al traffico, arrivo a destinazione.
La gente comincia lentamente ad arrivare.
Col mio piccolo ombrellino rosso, mi scelgo un posto sulla scogliera e mi siedo sotto la pioggia.
RDR2014 - Sotto la pioggia
Inizia l'attesa. Intorno a me lo spazio si riempie a poco a poco. Gruppi di ragazzi, famiglie con bambini anche piccoli, coppie di giovani e anziani. Sono tutti armati di macchina fotografica o binocolo e ingannano l'attesa chiacchierando del più e del meno. Intanto cominciano ad arrivare anche le barche e gli spettatori commentano e fanno pronostici.

Il mio scarsissimo francese non mi permette di attaccare bottone, per cui me ne sto rintanata sotto il mio ombrello, guardando le onde e la marea che sale e seguendo il volo dei gabbiani.
Passano le ore, la pioggia non accenna a diminuire e, in alcuni momenti, si trasforma in un vero e proprio diluvio. Sono bagnata fino all'osso ma resisto stoicamente, mentre ammiro gli scafi che cominciano a percorrere il tratto di mare davanti alla scogliera.
RDR2014 - La partenza si avvicina

Il comitato di regata piazza la boa che rappresenta uno dei due estremi della linea di partenza e intorno si affollano i mezzi più disparati: barche a vela, a motore, d'epoca, moto d'acqua, persino due enormi traghetti.
Il tempo scorre veloce. E' ormai mezzogiorno. Il sole fa breccia fra le nuvole e illumina l'oceano sotto di noi. Una breve pioggerellina, ci regala anche uno splendido arcobaleno.
Si mescolano forti emozioni: l'aspettativa, la trepidazione per la partenza, la consapevolezza di stare per assistere ad un evento unico ed irripetibile.
Fantastica alla partenza

Vento di Sardegna (a sinistra)
Le barche cominciano a sfilare intorno alla boa sempre più numerose.
Avvisto Fantastica e Vento di Sardegna e sventolo il tricolore. Gli altri spettatori mi guardano come se fossi un alieno appena arrivato da Marte. Io sorrido, felice del loro stupore.
IMOCA - Ingaggiati in partenza
Ormai mancano 10 minuti. Gli scafi prendono posizione.
I trimarani della classe Ultime si tengono in disparte, verso il mare aperto, mentre gli IMOCA si danno battaglia vicino alla boa.
La tensione cresce fra il pubblico e tutti iniziano a scattare foto a raffica.
Macif, Maitre Coq, Safran e PRB  sono quasi affiancate. Manca un minuto. Le barche prendono velocità.
I Class 40 e la Classe Rhum si avvicinano alla linea.
Partiti! La gente applaude entusiasta.
Gli IMOCA scattano subito davanti a tutti, insieme a Banque Populaire e a Oman Sail, che proseguono nella loro rotta al largo. Gli altri li tallonano da vicino.
Dopo un paio di miglia arriva una raffica e le barche si inclinano improvvisamente.
Li seguo con lo sguardo, mentre le nubi si fanno scure e dense di pioggia.
Ormai sono lontani e puntano verso Cap Frehel e la Guadalupa.
Vento in arrivo...

Seguo la folla e torno verso la macchina.
E' stata una mattinata incredibile e ricca di emozioni indimenticabili.
Arrivederci Saint Malo! Ci vediamo fra 4 anni!


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