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lunedì 15 dicembre 2014

Bretagna a vela - Camaret-sur-Mer: suggestioni bretoni

Camaret-sur-mer è un delizioso paesino nascosto in un’insenatura nella rada di Brest e, per me, è l'emblema del tipico borgo bretone: scogliere a picco sul mare, un porto affollato di barche a vela e pescherecci, spiagge che scompaiono con l’alta marea, un piccolo cimitero barche, una deliziosa chiesetta e tanti localini affollati, affacciati sul porto.

Camaret-sur-mer
Fin dal primo sguardo si capisce che Camaret, da vecchio borgo peschereccio, si è gradualmente trasformato in una deliziosa località turistica, ma senza snaturarsi e perdere le sue tradizioni originarie.

E’ un ottimo punto di partenza, sia per scoprire i paesaggi mozzafiato della penisola di Crozon, sia per visitare Brest.
Inoltre, dal porto partono i traghetti diretti a Ouessant, all’Ile de Molene e all'Ile de Seine.
Fanno base qui, anche alcune bellissime barche d’epoca come la Belle Etoile, sui cui potrete imbarcarvi per una visita dal mare molto particolare.




L’arrivo a Camaret-sur-Mer

Camaret-sur-mer - Torre Vauban
Arrivando da Sud, da Audierne, dopo aver attraversato il Raz de Sein, costeggiamo l’imponente scogliera di Point du Pen-Hir, sormontata dall'immancabile faro.

Prima di arrivare al capo ed imboccare l’ingresso della rada di Brest, passiamo a breve distanza da dagli immensi faraglioni del Tas de Pois, che non sembrano impensierire le barche a vela bretoni, che si divertono a passarci in mezzo, quasi sfiorando le impressionanti scogliere a picco sul mare.

Noi scegliamo un approccio più conservativo e proseguiamo verso Nord, in direzione di Point Saint Mathieu, prima di fare rotta verso l’interno del golfo.

Camaret-sur-mer non è immediatamente visibile, perché si trova all’interno di un’insenatura, sulla destra guardando l’interno della baia, e soltanto la concentrazione di barche che seguono la stessa rotta indicano la presenza di un porto.
Ci mescoliamo a loro e continuiamo a navigare verso Brest.






Camaret-sur-mer - La spiaggia
A poche miglia dall’ingresso dell'insenatura, cominciamo a scorgere in lontananza i tetti di ardesia del paese, la lunga spiaggia chiara vicino all’ingresso del porto e l’inconfondibile torre di guardia progettata dal solito Vauban.

Cosa fare a Camaret-sur-mer

Camaret-sur-mer - Scorcio del marina
Il nuovo marina turistico,  che raggruppa tre porti, ha a disposizione circa 250 posti barca per i visitatori. E' ben attrezzato ed ha il vantaggio (non indifferente da queste parti) di essere accessibile sia con l'alta che con la bassa marea.
Il costo (circa 25 Euro al giorno per una barca di 10 metri) è in linea con la media degli altri porti bretoni.
I bagni si trovano sotto la torre Vauban, a qualche minuto di cammino dai pontili. Le docce sono a pagamento e sono piuttosto pulite.

Cimitero delle barche da pesca


Il paese, dove si può fare rifornimento della cambusa o mangiare in uno dei numerosi ristoranti, si trova a circa 10 minuti a piedi dal porto, dopo una bella passeggiata sul lungomare, che ci permette di ammirare un piccolo cimitero di barche da pesca, che riposano sulla riva, accarezzate dalle maree.

Notre Dame de Rocamandour
Vicino alla torre Vauban, si trova la piccola chiesetta romanica di Notre Dame de Rocamadour, costruita in ardesia gialla di Logonna. Vale la pena visitarla, perché rappresenta un’espressione tangibile della devozione bretone. L’interno, infatti, è molto suggestivo: col piccolo altare e i molti riferimenti iconografici al mare. Dal soffitto pendono le riproduzioni in miniatura di alcune barche, realizzate come ex-voto dai marinai salvati da tempeste e altre sciagure marine.

La sera le vie vicino al porto, dove ci sono molti locali, si animano per le risate dei locali e dei turisti, che tirano tardi bevendo qualcosa.

Dopo aver mangiato un piatto di frutti di mare al ristorante dell'Hotel Du Styvel, è un’esperienza quasi sociologica, sedersi ad uno dei tavoli all’aperto della Rhumerie e guardare il via vai di clienti che gravitano intorno ai diversi pub.

Appena arrivati vediamo un gruppo numeroso di ragazzi di diciotto/vent’anni che fumano seduti sulla rampa di rimessaggio, ridendo a voce alta e sorseggiando una birra, mentre vicino all’ingresso del locale si accalcano i trentenni, anche loro in gruppi piuttosto rumorosi e già piuttosto alticci.

Ogni tanto fa il suo ingresso in scena un personaggio, che sembra uscito fuori dalle pagine di un romanzo: il pescatore con la sua cerata gialla di gomma ancora addosso, il tipo smilzo con la maglietta "Bretagna libera" vestito in mimetica con gli stivali di gomma, il pensionato con berretto da marinaio e una enorme sacca da cui spuntano diverse canne da pesca, la cameriera carina dall'aria acqua e sapone che sorride a tutti, senza dare confidenza a nessuno.

Mentre sorseggio una Britt, mi godo il via vai all'ingresso e penso che si capisca più di un posto stando un’oretta seduta in un bar, che passando ore leggendo libri e guide di viaggio.

Oltre Camaret-sur-mer


Oltre che una divertente località turistica, Camaret-sur-mer è anche un punto strategico per visitare la Point du Pen-Hir e la meravigliosa penisola di Crozon, sia via mare che da terra. 

Da Camaret-sur-mer, infatti, si dipartono moltissimi sentieri che permettono di scoprire a piedi gli splendidi paesaggi di quest’angolo di Bretagna.


Ma questa è un’altra storia, che vi racconterò a breve in un altro post.

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