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venerdì 5 giugno 2015

Cutty Sark: a Greenwich il museo del clipper più famoso del mondo

Le barche nascono, navigano e muoiono, proprio come noi. 
Assorbono i nostri sogni, ci fanno raggiungere i luoghi più remoti della terra, ci regalano emozioni e ricordi indelebili.
Ogni barca, dalla più grande alla più piccola, ha quindi una storia, che la rende unica e speciale.
Alcune barche sono più "speciali" di altre, perché hanno compiuto imprese storiche e sono entrate nella leggenda.
Cutty Sark Museum - Greenwich

La Cutty Sark è una di queste e il museo a lei dedicato, che si trova a Greenwich, è meta ogni anno del pellegrinaggio di decine di migliaia di appassionati e di semplici curiosi, soprattutto bambini.
Ma perchè questo bellissimo veliero è così famoso?

Cutty Sark: nascita di una leggenda

La Cutty Sark è uno dei due clipper tutt'ora esistenti, l'unico così ben conservato e che è possibile visitare.
Ma cosa sono i clipper? Sono un particolare tipo di imbarcazione a vela, con tre o più alberi, con una maggiore superficie velica rispetto a navi di stazza equivalente.
Sono barche da trasporto concepite per essere particolarmente veloci ed affidabili, perchè dovevano solcare gli oceani per recapitare a destinazioni merci, anche di elevato valore.
Utilizzate a partire dalla fine del IX secolo, hanno continuato a navigare fino ai primi anni del Novecento, quando sono state soppiantate definitivamente dalle navi a vapore, più veloci e non soggette ai capricci dei venti.

Cutty Sark - L'eleganza dell'albero maestro


La Cutty Sark è stata progetta e costruita, per il suo primo proprietario, John Willis nei cantieri navali scozzesi Scott & Linton. Il progetto era all'avanguardia per l'epoca e la sua costruzione comportò l'impiego di notevoli risorse finanziarie (16.150 sterline, una somma impressionante per quegli anni), tant'è che prima del varo la ditta costruttrice era sull'orlo del fallimento. Fortunatamente William Danny & Brothers, insieme ad altri finanziatori, rilevarono lo scafo e la portarono a termine.
La Cutty Sark è stata varata il 22 novembre 1869 e dopo pochi mesi intraprese il suo primo viaggio verso le Cina.

L'impressionante prua del Cutty Sark
E' stato uno dei velieri più famosi della sua epoca, avendo stabilito diversi record di velocità, nel suo tragitto sulla rotta del tè: dalla Cina a Londra.
Perchè fosse così importante essere veloci è presto spiegato: la prima nave che attraccava ai Docks di Londra col suo carico di tè, era quella che otteneva il prezzo più alto sul mercato. Per questo i clipper ingaggiavano vere e proprie gare di percorrenza, sfidando le tempeste e raggiungendo anche la velocità di 17 nodi, veramente impressionante per l'epoca. 
La sfida diventò una vera e propria competizione, conosciuta col nome di Great Tea Race, fra i due velieri più veloci: la Thermophilae e la Cutty Sark. Fu la prima a spuntarla nel confronto del 1872, merito anche di un tifone che investì in pieno la seconda che però, nonostante i gravi danni al timone arrivò a destinazione con soli 7 giorni di ritardo.

La Cutty Sark poteva trasportare fino a 10.000 casse di tè, che venivano stivate da operai cinesi specializzati che avevano il compito di fissare il carico e di coprirlo con stuoie di bambù, affinchè non fosse danneggiato dall'umidità. Maggiore era il carico, maggiore era il profitto.
Inoltre, fra 1861 e il 1866 all'armatore della nave che arrivava per prima a Londra dalla Cina otteneva un premio di 10 scellini a tonnellata.

Con l'apertura del Canale di Suez (in cui le barche a vela facevano fatica a manovrare) e la comparsa delle navi a vapore sulla tratta Londra-Shangai, la sfida fra la Thermophilae e la Cutty Sark si spostò sulle 13.000 della rotta Londra-Sydney. Nella Wool Race del 1885 la Cutty Sark stabilì un nuovo record di percorrenza sul percorso fra Sydney e la capitale inglese: 73 giorni. Impressionante persino ai nostri giorni.

Notizie da prua?

Nel 1895 la Cutty Sark fu venduta alla compagnia di navigazione portoghese Ferreira & Co. e fu ribattezzata Ferreira. Col suo nuovo nome battè le rotte fra il Portogallo, gli Stati Uniti e il Brasile finchè, durante una spaventosa tempesta, perse l'albero di maestra al largo di Capo di Buona Speranza. Dopo quest'incidente, fu riarmata come brigantino a palo e ne venne ridotta la velatura.
Nel 1920 passò nuovamente di proprietà e fu ribattezzata Maria Do Amparo dal suo nuovo armatore.

La campana del Cutty Sark


Nel 1922, il capitano inglese in pensione Wilfre Dowman se ne innamorò e la acquistò, nonostante gli amici gli dicessero che era una follia. Lui non si lascio scoraggiare e dopo averla restaurata le restituì il suo nome originario e la fece diventare una nave scuola.
La Cutty Sark navigò così fino al 1954 quando venne riportata a Londra ed esposta al pubblico a Greenwich.

Sopravvissuta al terribile incendio del 2007, è stata completamente restaurata ed è stata riaperta alle visite nel 2012.

Cutty Sark e la strega Nannie

Cutty Sark
L'origine del nome Cutty Sark è piuttosto curioso e rimanda ai personaggi di un poema scozzese intitolato "Tam O'Shanter" dello scrittore Roberto Burns.
La storia narra le vicende del contadino Tam che mentre sta tornando a casa di notte si imbatte in un raduno di streghe. Una di loro, che sia chiama Nannie, è particolarmente carina e sta ballando vestita soltanto di un "cutty sark", una corta sottoveste. Di fronte alla sua bellezza, il buon Tam non riesce a trattenersi dal proferire un complimento ad alta voce. Il sabba si ferma e le streghe, vistesi scoperte, si lanciano all'inseguimento del malcapitato. Il nostro eroe fugge terrorizzato in groppa al suo destriero verso il fiume, perchè le incantatrici non possono attraversare l'acqua. 
Quando sta per raggiungere la salvezza, Nannie agguanta la coda del cavallo che però, con un ultimo slancio, salta sul ponte, portando Tam in salvo. Alla strega resta in mano soltanto un ciuffo peloso, mentre il contadino fa ritorno a casa.
Per questo motivo la polena della Cutty Sark raffigura una strega che tiene in mano una coda di cavallo.
Si dice che il nome fu scelto dalla moglie del primo proprietario della nave, come buon auspicio del suo ritorno in porto sana e salva.

Vivere a bordo di un clipper

La vita a bordo del Cutty Sark non doveva essere facile, come si può facilmente intuire visitando i minuscoli alloggi dell'equipaggio: un tavolo, una cuccetta in cui a stento si riuscivano ad allungare le gambe, uno spazio per il proprio baule.
Gli alloggi dell'equipaggio

A bordo, nel periodo di maggiore affollamento, c'era una trentina di persone, ma soltanto il comandante e i due ufficiali godevano di un certo comfort durante la navigazione, sebbene neanche i loro alloggi possano certo dirsi spaziosi, nè tanto meno lussuosi.
Se poi cerchiamo di immaginarci cosa dove essere affrontare una tempesta, magari essendo costretti ad un'ascesa sull'immenso albero di maestra per serrare una vela, in equilibrio precario sulle cime, allora ecco che capiamo quanto potesse essere dura e pericolosa la vita del marinaio.
Nonostante ciò, secondo i diari di bordo, nel corso della sua lunga storia, soltanto 5 marinai sono morti a bordo della Cutty Sark. Una cifra che, viste le premesse, appare relativamente bassa.
Alloggi del comandante

Oggi, quando vediamo le immagini della Volvo Ocean Race, la vita di questi professionisti del mare ci sembra eroica, ma, se paragonata alle difficoltà che dovevano affrontare i navigatori dei clipper oceanici, ci appare quasi ordinaria. Basta guardare i filmati d'epoca girati su questo clipper in normali condizioni di navigazione per rendersi conto di quanto fossero stressanti e pericolose le vite di questi marinai.


Visitare la Cutty Sark

Se volete dare uno sguardo da vicino a questa meravigliosa signora dei mari dovete recarvi a Greenwich, vicino a Londra (Metro Cutty Sark).
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 e il biglietto di ingresso costa 13,50 £ (7£ per i bambini fino a 15 anni). Se però avete intenzione di visitare anche l'Osservatorio di Greenwich e il relativo museo potete acquistare un biglietto cumulativo che costa 18,50 £ (8,5 £ per i bambini fino al 15 anni.).
La visita vi prenderà un paio d'ore ed è consigliata anche alle famiglie coi bambini, visto che dentro la nave sono collocati numerosi schermi con filmati informativi (soltanto in inglese) e diversi giochi interattivi che permettono di conoscere meglio la Cutty Sark e la sua storia.

Cutty Sark: visita al museo



2 commenti:

  1. Ora ho un motivo in più per tornare a Londra.. :)

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    Risposte
    1. hai ragione Fabio! i motivi per tornare a Londra, non mancano mai e ogni volta si scopre qualcosa di nuovo

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