NEL LETTO DEL VENTO: Mini Transat - Iles de Guadeloupe 2015: la grande sfida dei Mini WebShake – viaggi

sabato 19 settembre 2015

Mini Transat - Iles de Guadeloupe 2015: la grande sfida dei Mini

In una splendida giornata di sole, è appena partita la Mini Transat 2015, giunta ormai alla ventesima edizione.

Lasciata Douarnenez i concorrenti dovranno affrontare le oltre 1250 miglia che li separano da Lanzarote, dove si fermeranno per una pausa tecnica prima di ripartire, puntando su Point-a-Pintre, attraverso le 2700 miglia che li separano dalla Guadalupa

In rotta diretta, stiamo parlando di oltre 4000 miglia totali
Tante per una piccola barca di 6 metri e mezzo.


I partecipanti all'edizione 2015
Sulla carta, le incognite, soprattutto meteo sono molte.

Innanzitutto il passaggio nel Golfo di Guascogna, una delle bestie nere delle regate oceaniche, che prendono il via dalla Bretagna.
Molti si ricorderanno cosa successe durante l'edizione del 2013, in cui i Mini furono investiti da una tempesta proprio in quella zona e si rischiò il dramma.


Arrivati a Lanzarote e ripartiti verso i Caraibi, bisognerà vedere se la flotta riuscirà a intercettare gli alisei o se, ancora una volta, dovranno affrontare i venti dell'Atlantico si dimostreranno capricciosi.

Cos'è la Mini Transat?

La formula di questa regata è stata "inventata" da Bob Salmon e la prima edizione si è disputata nel 1977, come reazione alla tendenza di quegli anni di proporre sfide con barche sempre più grandi e performanti. Una regata molto tecnica, ma low-budget (per quanto nella vela questo sia un concetto relativo) ed è questo, ancora oggi, il segreto del suo successo.

Le date e il percorso


La prima volta che ho sentito parlare della Mini Transat era il 2009.
Daniela Klein, un'amica di Davide, era la prima italiana a partecipare a questa regata così impegnativa.
Quando tornò in Italia, dopo aver ottenuto il 22° posto, andammo a trovarla.

Ci raccontò dei suoi allenamenti in Bretagna, della preparazione meticolosa della barca, dell'atmosfera magica prima della partenza, delle notti in mare, della fatica e della lotta contro il sonno.

Quello che più mi è rimasto impresso del suo racconto e che mi fa venire ancora la pelle d'oca a distanza di anni, è la sua descrizione della fortissima emozione che aveva provato all'arrivo a Salvador de Bahia, in Brasile.

C'era orgoglio, felicità, commozione nelle sue parole e una luce strana, affascinante nei suoi occhi, mentre ne parlava.
La luce di chi aveva raggiunto un traguardo importante, che aveva fatto un viaggio, non soltanto attraverso l'Atlantico.

Gli italiani alla Mini Transat

Fra gli oltre 70 iscritti all'edizione 2015 della Mini Transat, sono 6 i velisti italiani: due in classe Proto e quattro nei serie. 
Purtroppo, in questa edizione, niente quote rosa fra gli azzurri.

Alberto Bona su Onlinesim (www-alberto-bona.com)

Federico Cuciuc (556 - Zero & T) ci riprova. Dopo il 32° posto del 2013, non si è perso d'animo e oggi è di nuovo da Douarnenez, pronto per una nuova sfida. Del gruppo degli italiani è quello con la barca meno performante (uno Zero), ma compensa con un grande entusiasmo. E in una regata come questa le doti umane non sono meno importanti dello scafo che vi porta a spasso.

Ultimi preparativi per Federico Cuciuc (foto www.http://federicocuciuc.com/)

Roland Ventura  (523 - Fondation Planiol) è alla sua prima partecipazione a questa regata, anche se i suoi primi bordi sul Mini risalgono al 2003. Se il suo nome non vi dice nulla è normale, vive in Francia da 20 anni, dove ha lavorato come shore team nel circuito Figaro.

Anche se Andrea Fornaro (857 - Sideral) è alla sua prima partecipazione alla Mini Transat, si tratta di un velista con grandissima esperienza e con un palmares strepitoso: campione Europeo e più volte campione Italiano in diverse categorie (420, Snipe, Europa). Nel 2012 ha partecipato alla campagna olimpica e Londra nella Classe Star. 
Forse vi ricorderete il suo storico secondo posto al Fastnet 2011 (su un Class40).  
Credo sarà interessante vederlo al timone dell'Argo, che sulla carta è uno degli scafi favoriti per la vittoria.

Andrea Pendibene su 883

Lo skipper della Marina Militare, Andrea Pendibene ( 883 - Pegaso Italian Navy) si presenta per la terza volta sulla linea di partenza con il nuovo Pogo 3 e sarà interessante vedere come si comporterà quest'imbarcazione che ha fatto registrare prestazioni di molto superiori a quelle del Pogo 2. 



Sfida fra Zambelli e Fornaro durante la Cagliari Cup (foto Julliand)


Alberto Bona alla scorsa edizione aveva strappato un fantastico 5° posto nei serie. Ha iniziato a navigare giovanissimo sulle derive e ha ottenuto ottimi risultati anche in IRC. E' l'antagonista di Zambelli e sarà interessante vedere come finirà questa nuova sfida fra questi due grandi velisti nostrani.

Ultimo ma non certo per importanza, il giovanissimo skipper riminese Michele Zambelli, classe 1990, che nell'edizione 2013 aveva strappato un 10° posto su un proto datato. E' uno dei fuoriclasse della vela d'altura italiana, uno dei massimi conoscitori dei Mini, e ha un palmares veramente di tutto rispetto.
A Douarnenez è partito alla grande e chi ben comincia...

Una Mini barca per una grande avventura

La Mini Transat, come tutte le regate in solitario, non è soltanto una competizione sportiva.

E' anche una sfida con sè stessi.

E' saggiare un limite, capire fino a dove può arrivare la propria resistenza fisica, fin a che punto si è in grado di restare lucidi nonostante la fatica. E' la ricerca e il mantenimento di un equilibrio fra lo skipper e la barca.

All'interno del Mini di Francisco Lobato, il vincitore dell'edizione 2009 c'è scritto "Tieni d'occhio il tuo ritmo": un'annotazione, un avvertimento, perchè quando sei preso dalla competizione è facile superare la linea rossa,  e dopo è più difficile tornare indietro.

Perchè le regate in solitario sono dure: la rotta è lunga e soltanto chi riesce a mantenere la concentrazione fino alla fine, nonostante la fatica, le bizze del meteo, il pressing degli altri concorrenti può sperare di vincere.

Basta leggere i resoconti dei partecipanti delle scorse edizioni, per capire che questa non è una regata come tutte le altre, perchè (doveroso) romanticismo a parte, si tratta di navigare da soli attraverso l'oceano, spesso in condizioni molto impegnative, su barche che sono lunghe 6 metri a mezzo.

Per quanto robuste, performanti e tecnologiche, queste barche necessitano di una meticolosa preparazione per affrontare una sfida come questa. 

Nulla può essere lasciato al caso o all'improvvisazione perchè durante una navigazione in solitario anche il più piccolo problema (come un malfunzionamento del pilota automatico) rischia di trasformarsi in una catastrofe.O, come purtroppo in passato è accaduto, in una tragedia.

In fondo, la Mini Transat è questo: una grande avventura per grandi velisti su piccola barca.

La partenza della #MiniTransat2015 si avvicina... (foto www.la1fr.fr)


Come seguire la regata


L'arrivo dei concorrenti a Lanzarote è previsto a partire dal 26 settembre e ripartiranno il 31 ottobre, alle 12:00 per la seconda tappa con a arrivo a Point-a-Pintre, in Guadalupa, dove sono attesi dal 14 novembre.

Potete seguire la regata comodamente seduti in poltrona, con il tracking ufficiale oppure tramite la pagina FB o il profilo Twitter ufficiale della regata, oppure sulla pagina social del Letto del Vento.

Se, invece, vi accontentate di navigare fino in Guadalupa con la fantasia, potete partecipare al gioco virtuale e testare le vostre capacità tattiche.

Per incoraggiare i nostri velisti, potete seguirli sui social o sui loro siti personali.

Buon vento a tutti e... che vinca il migliore!

2 commenti:

  1. Deve essere magnifico navigare in solitaria,una sfida con se stessi.Purtroppo immaginero' questo viaggio con la fantasia!!...pero' in questo periodo c'e' anche la coppa d'autunno a Trieste,per tutti Barcolana,dove gareggiano...tutti!Senza andare nei mari turchesi dei caraibi,si puo' veleggiare a ritmo di Bora!:D

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