NEL LETTO DEL VENTO: 09/01/2014 - 10/01/2014 WebShake – viaggi

lunedì 22 settembre 2014

Palma di Maiorca: un week-end low cost

Due giorno a Palma di Maiorca: cosa vedere

Palma di Maiorca - La Cattedrale
Come si fa a dir di no ad un volo low cost per Palma di Maiorca? E' una tentazione a cui è difficile resistere. E io non ho resistito.
Ma cosa vedere in un week-end? Grazie ai suggerimenti di Cristina Pasin sul suo blog e all'ottima guida del Touring Club Italiano, è stato facile tracciare un itinerario che includesse, arte e relax, ottimo cibo e vagabondaggi alla scoperta dei bellissimi paesaggi maiorchini.

martedì 9 settembre 2014

Bretagna a vela - La lunga rotta verso il Raz de Sein

Per i velisti ci sono luoghi geografici che assumono uno speciale significato, perchè rappresentano la metafora di un passaggio catartico, di un traguardo raggiunto, di un ostacolo superato.

Chi non ha mai sognato di doppiare Capo Horn o il Capo di Buona Speranza e di stappare una bottiglia con le impressionanti rocce del Cabo de Hornos sullo sfondo brindando al successo dell'impresa? Sono ricordi indelebili, capaci di dare significato alla vita di chi ha avuto la fortuna di sperimentare quest'esperienza.

Dopo il nostro primo viaggio a vela in Bretagna, nel 2010, un punto era diventato il nostro personale Capo Horn: il Raz de Sein. Per una serie di circostanza sfavorevoli non eravamo riusciti a raggiungerlo e quel fallimento bruciava ancora.
Così dopo quattro anni, eccoci di nuovo qui, alle prese con questa sfida, mettendo alla prova le nostre capacità. La testardaggine certamente non ci manca e neanche l'entusiasmo per tentare questa piccola, ma significativa impresa.

Ma cos'è il Raz de Sein?
Questo passaggio, che si trova fra l’Ile de Sein e il Point du Raz, è la via più diretta per risalire verso Nord, visto che il mare tutt’intorno all'isola è cosparso di insidiosi scogli per almeno 15 miglia verso il largo. Aggirarli è, quindi, fuori discussione, perché ciò vorrebbe dire andare incontro ad una lunghissima deviazione.


Quello che rende questo passaggio così complicato è la combinazione fra il vento e la corrente generata dalla marea che, in alcuni momento della giornata, può arrivare a sfiorare la velocità di 6 nodi. E’ possibile, quindi, tentare di passare soltanto in un preciso momento: quando la marea inverte il suo flusso da nord a sud. 

Da Lorient, dove ci troviamo, la strada verso il Raz de Sein è lunga: oltre 55 miglia, in rotta diretta. Decidiamo, quindi, di spezzare il viaggio in due tappe: la prima fino al suggestivo porto di Concarneau e la seconda da Concarneau al Porto di Audierne, che dista circa 10 miglia dal Raz e rappresenta, quindi, una tappa quasi obbligata per chi vuole affrontare questo passaggio.

giovedì 4 settembre 2014

Bretagna a vela - L'Ile de Sein: miracolo bretone


Il faro di Sein
Navighiamo verso l’Ile de Sein, un minuscolo fazzoletto di terra che resiste eroicamente agli assalti di un mare insidioso, minato di scogli aguzzi.
Ile de Sein - Il porto
Prima di scorgere l’isola, avvistiamo due dei suoi fari, il feu de Chat e il Men Brial, che emergono dal blu come silenziose sentinelle.
Il faro di Men Brial
Les filets blues
E’ il momento dell’alta marea e i bassi fondali di granito della Chaussée de Sein, sono sommersi dall’acqua. In agguato.

Da lontano la visione dell’Ile de Sein è da cartolina: un miracolo di casette colorate strette l’una all’altra, custodite dallo sguardo del faro bianco di Men Brial che spunta fra i tetti.

Procediamo con cautela nel nostro approccio all’isola, seguendo diligentemente le istruzioni del portolano. Ci sono due vie per entrare nel porto: una consigliata ai principianti (noi), che prevede l’allineamento fra un cardinale fuori dal porto e una striscia nera dipinta su una delle case dell’isola e una per gli esperti, che prevede l’imbocco di uno stretto passaggio a sud-ovest dell’Ile de Sein. 
Un peloso abitante...
Dopo aver affrontato il passaggio più conservativo diamo ancora nel porto e scendiamo a terra.
Ile de Sein - Panoramica
Ile de Sein








lunedì 1 settembre 2014

Bretagna - Tour a vela agosto 2014 - L'itinerario e la barca



Il nostro itinerario

Viaggiare in barca a vela significa adattarsi continuamente alle condizioni del vento e del mare, per cui molto spesso l'itinerario che ti eri immaginato a casa, comodamente seduto alla tua scrivania, è destinato a subire pesanti aggiustamenti e cambi di rotta.
Anche il nostro tour a vela della Bretagna, che inizialmente prevedeva la visita dell'isola di Ouessant e della Cote d'Armor, è stato totalmente stravolto dalla tempesta tropicale Bertha, i cui strascichi ci hanno regalato due giornate di vento forza 7 ed una sosta forzata nel porto di Lorient. 

Non ci siamo fatti scoraggiare e, dopo aver riprogrammato il nostro giro, abbiamo approfittato dello stop imprevisto per visitare la splendida città di Vannes e gli allineamenti di Carnac.

Scesi a patti col meteo, ecco quale è stato il nostro itinerario alla fine delle nostre 2 settimane di navigazione:

Ouessant, anche questa volta, è rimasta un sogno, che però ci dà la scusa per ritornare a navigare in questo meraviglioso mare!







PADI - La nostra barca

Navigare in Bretagna significa affrontare condizioni di navigazione spesso complicate, anche a causa del meteo e delle correnti. E', quindi, fondamentale avere una barca in perfette condizioni di efficienza che vi garantisca non solo confort di navigazione, ma anche sicurezza e affidabilità con mare formato e vento sostenuto.
Padi nel porto di Concarneau (la prima da destra)
Per il noleggio ci siamo affidati alla AC-Atlantic Concept Voile, della quale avevamo letto ottime recensioni. La società ha base del Porto di Kernevel, che si trova a Larmor Plage, vicino a Lorient ed è, quindi, un ottimo punto di partenza sia per veleggiare nella Bretagna meridionale che per risalire verso nord.  
Fra le barche messe a disposizione, abbiamo scelto di affittare un Sunfast 3200, prodotto dal cantiere Jeanneau. 
Mai scelta fu più azzeccata: la nostra Padi (questo il nome della barca), si è comportata perfettamente a tutte le andature: stabile, sicura e performante  in qualsiasi condizioni di vento e di mare, anche nelle manovre in equipaggio ridotto. E' soprattutto alle portanti che ha dato il meglio di sè, regalandoci momenti di incredibile divertimento, merito anche del gioco di vele in dotazione, che comprende ben 2 spinnaker, di cui uno "terzarolabile".
Seppur spartana negli allestimenti interni, dopo averci vissuto per due settimane in quattro persone, posso dire che garantisce comunque una buona vivibilità.
Una bellissima esperienza di navigazione che spero ripeteremo al più presto!




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